Specializzato in psicoterapia cognitiva

L’INSICUREZZA e la PSICOLOGIA

INSICUREZZA E CERTEZZE DELL'EQUILIBRIO

 

Il senso di insicurezza può essere normale laddove ci troviamo in un contesto poco conosciuto ed  in cui avvertiamo di aver poco controllo. Al pari dell’ansia,  cui è strettamente correlato,  ci spinge a ricercare i punti di riferimento che consolidano le certezze di cui abbiamo bisogno. E’ una forma di autoconsapevolezza dei propri limiti che ci aiuta ad ovviare alle nostre debolezze. Il senso di sicurezza è positivo finché  funge da motivazione a ricercare una crescita personale e non sfoci in una  continua autosvalutazione.

E’ importante conoscere le proprie insicurezze senza lasciarsi sopraffare. L’insicurezza diventa disturbante quando è sproporzionata ed eccessiva, senza che si sia pienamente consapevoli della sua origine. Essa si può presentare in diversi ambiti di vita: ciascuno di noi può sentirsi estremamente sicuro in  determinati contesti e fortemente insicuro in altri.

SENSO DI INSICUREZZA e STORIA DI ATTACCAMENTO

Il senso di sicurezza/insicurezza è un vissuto derivante dalla propria storia di attaccamento che è costituito dall’insieme delle esperienze vissute nel corso della vita fin dalla prima infanzia, proseguendo lungo le diversi fasi di crescita (fanciullezza, adolescenza, prima fase adulta..).  Da questo percorso derivano infatti le modalità di pensiero ed il modo di gestire e  vivere affetti ed emozioni.

La storia di attaccamento è costituita dal complesso di pressioni educative, formative e culturali. Tutto avviene all’interno di un contesto sociale che   risente anche dell’influenza dell’andamento dell’economia e dei fattori sociopolitici (guerre, crisi economiche, pandemie…).

Le teorie dell’attaccamento (Bowlby e Airnsworh 1969) spiegano come il rapporto fra bambino e figure di riferimento dell’infanzia influenzi il senso di sicurezza che si ha in età adulta

DIVERSI TIPI DI ATTACCAMENTO

  1. Attaccamento sicuro: l’adulto offre al bambino la sicurezza di cure amorevoli e coerenti con i reali bisogni del bambino.
  2. Attaccamento Insicuroambivalente: l’adulto offre cure che non sono un’efficace risposta ai bisogni del bambino; sono cure incoerenti e inappropriate ai suoi reali bisogni (esempio classico: il bisogno di vicinanza affettiva del bambino è confuso dal genitore col bisogno di mangiare).
  3. Attaccamento InsicuroEvitante: il bambino riceve cure fredde/distaccate a livello affettivo, o addirittura assenza di cure.

Nei casi di attaccamento insicuro (ambivalente o evitante che sia) i bambini tendono a sviluppare il timore della rottura della relazione. Vanno alla ricerca di continui segnali di approvazione e vicinanza relazionale da parte delle figure di riferimento.

In fase adulta sono alla ricerca di una costante approvazione esterna dagli altri al fine di recuperare un proprio senso di sicurezza.

ATTACAMENTO INSICURO E INFLUENZE SOCIALI

Le influenze sociali e ambientali hanno un marcato peso sulla vita di ciascuno individuo. Le norme imposte dalla cultura di appartenenza, le aspettative sociali ed i modelli idealizzati dai social media sottopongono  continuamente gli individui ad un confronto costante con modelli improbabili.

Le persone con una storia di attaccamento insicuro tendono ad essere ancora più permeabili a queste forme di influenze. Il loro senso di incertezza verso sé stessi e verso il futuro viene ulteriormente destabilizzato dai momenti di crisi economica, crisi socio-politica e dalla crescente sfiducia verso i valori in cui si è sempre creduto.

SOCIAL MEDIA

I soggetti che hanno un attaccamento insicuro spesso dimenticano o addirittura ignorano che ciò che si vede sui profili social degli influencer non rappresenta effettivamente la  vita reale, ma solo ciò che loro vogliono mettere in scena. Vengono presentati ideali di vita irrealistici che sono alla  portata di pochi.

Essendo particolarmente sensibili a questi input, essi vanno alla ricerca continua di conferme che non avvengono più all’interno di una relazione reale, ma solo attraverso il numero di “mi piace” che si ricevono.

PRESSIONI SOCIALI – PERDITA DEI VALORI

Le persone insicure tendono a sentirsi sole inseguendo spesso solo più un ideale di successo professionale o di immagine. Di conseguenza sono portate spesso verso forme di individualismo/isolamento/materialismo, faticando a ritrovare un senso di appartenenza e di sicurezza.

GESTIONE DELLE EMOZIONI

La capacità di riconoscere le proprie emozioni è strettamente correlata al senso di insicurezza. Possiamo chiederci infatti quante emozioni sono presenti all’interno dell’insicurezza, quale coscienza abbiamo di queste emozioni, quanto siamo in grado di controllarle. Ciò che è disturbante infatti spesso non sono tanto le singole emozioni, quanto la loro interazione o il non conoscerle. Capita spesso di sopprimere alcune emozioni perché fastidiose o perché abbiamo paura dell’emozione stessa.

PSICOTERAPIA COGNITIVA

La psicoterapia cognitiva ha l’obiettivo di superare il senso di insicurezza cercando di comprenderne il reale significato e di trovare una base di sicurezza maggiore.

Il soggetto viene accompagnato a:

  1. individuare e reindirizzare le rappresentazioni si sé e della realtà che sono alla base dell’insicurezza.
  2. Implementare comportamenti e modalità di pensiero che aiutano a gestire l’ansia derivante dalle pressioni sociali
  3. Consolidare l’autostima grazie al riconoscimento degli obiettivi raggiunti nel corso della vita
  4. Individuare modalità comunicative più funzionali al fine di sentirsi più adeguato nelle relazioni interpersonali
  5. Ridefinire gli obiettivi di vita realizzabili, aiutandolo a dividerli in diversi sotto-obiettivi intermedi
  6. Comprendere come gestire meglio le proprie emozioni

 

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    Pietro Mignano psicologo psicoterapeuta Legnano