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HIKIKOMORI e ISOLAMENTO SOCIALE

HIKIKIMORI E ISOLAMENTO

HIKIKOMORI: ISOLAMENTO NELL’ERA DIGITALE

Il termine Hikikomori , che in giapponese significa “stare in disparte”, descrive un fenomeno di isolamento sociale volontario, diffuso inizialmente in Giappone e oggi presente in molte altre parti del mondo. Gli Hikikomori scelgono di chiudersi nelle loro case, interrompendo quasi ogni interazione con il mondo esterno. Con l’era digitale, questa tendenza sembra accentuarsi: Internet e social media offrono una finestra sul mondo, ma possono anche intensificare il distacco dalla realtà. In questo articolo esploreremo le cause psicologiche e sociali che alimentano il fenomeno Hikikomori e il ruolo che la psicoterapia può svolgere nel supportare chi ne soffre.

CHI SONO GLI HIKIKOMORI?

Gli Hikikomori sono in genere giovani adulti, spesso adolescenti, che decidono di ritirarsi dalla vita sociale e lavorativa, isolandosi per mesi o addirittura anni. Invece di affrontare le pressioni esterne e le difficoltà quotidiane, selezionare il ritiro, allontanandosi dalle responsabilità sociali, scolastiche e professionali. Questo isolamento diventa una reazione alle pressioni percepite come eccessive o insostenibili.

PERCHE’ SI DIVENTA HIKIKOMORI? CAUSE PSCIOLOGICHE E SOCIALI

  1. Pressione Sociale e Ansia da Prestazione

Molti Hikikomori sviluppano un senso di inadeguatezza di fronte alle aspettative sociali. Le pressioni scolastiche, familiari o lavorative li spingono a temere il fallimento, preferendo così evitare qualsiasi contesto competitivo o potenzialmente giudicante. In un mondo che sembra richiedere costantemente risultati e prestazioni elevate, la paura di non essere all’altezza porta queste persone a ritirarsi.

  1. Paura del Giudizio e Difficoltà Relazionali

Il giudizio degli altri viene spesso percepito dagli Hikikomori come fonte di disagio insopportabile. Chi si sente vulnerabile al giudizio altrui o teme di non essere accettato può sviluppare un’eccessiva insicurezza nelle relazioni. Col tempo, questa difficoltà si traduce in un completo rifiuto delle interazioni sociali.

  1. L’Effetto della Cultura Digitale

Internet e i social media forniscono agli Hikikomori un rifugio sicuro, in cui possono interagire senza esporsi fisicamente. Tuttavia, questa “finestra virtuale” può anche rafforzare il loro senso di isolamento dal mondo reale. Gli Hikikomori tendono a rifugiarsi nelle piattaforme digitali per mantenere una forma minima di connessione, ma questa abitudine spesso si trasforma in un motivo ulteriore per evitare il contatto diretto con la società.

CONSEGUENZE PSICOLOGICHE DELL’ISOLAMENTO

L’isolamento Hikikomori può portare profonde conseguenze per la salute mentale. Tra i principali effetti si riscontrano:

  • Depressione: Il prolungato isolamento e la mancanza di stimoli portano spesso a stati depressivi.
  • Bassa Autostima: L’autoesclusione favorisce l’idea di essere inadeguati, aumentando il senso di incapacità.
  • Ansia e Fobia Sociale: Con il passare del tempo, l’isolamento intensifica l’ansia verso il mondo esterno, rendendo sempre più difficile reintegrarsi.

PSICOTERAPIA PER GLI HIKIKOMORI

La psicoterapia può essere un valido sostegno per coloro che si identificano con il fenomeno Hikikomori. L’approccio cognitivo, ad esempio, si rivela efficace per ridurre l’ansia e per ristrutturare quei pensieri disfunzionali che alimentano la paura del giudizio e del fallimento.

Relativamente al mio approccio con i pazienti affetti da questo disturbo, innanzitutto invito loro a sviluppare una nuova narrativa personale, reinterpretando le difficoltà non come fallimenti, ma come momenti di crescita. In tal modo li accompagno nel reinserimento graduale, fornendo strumenti per affrontare il mondo esterno in modo più sereno, senza forzare l’uscita dall’isolamento, ma offrendo un percorso di progressiva apertura.

CONCLUSIONI

Il fenomeno Hikikomori riflette le difficoltà e le complessità della nostra società moderna, spesso intensificate dalla cultura digitale. Tramite la comprensione delle cause psicologiche e sociali di questo isolamento, accompagno il paziente verso una maggiore consapevolezza e apertura verso il mondo esterno. L’approccio da me adottato è sempre di carattere empatico e rispettoso, così da aiutare il paziente riscoprire una relazione più positiva con sé stesso e con gli altri, superando la paura che lo ha portato a chiudersi.

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    Pietro Mignano psicologo psicoterapeuta Legnano