E’ normale nella nostra vita affrontare momenti di difficile gestione, durante i quali non si riesce a trovare facilmente una via di uscita. Può essere utile vedere questi momenti come una finestra sul nostro mondo interiore, che ci richiede attenzione e ascolto al fine di poter cambiare per gestire al meglio la difficoltà.
Si può uscire dalle difficoltà da soli?
E’ frequente pensare che in questi casi ci si possa aiutare da soli, che ci conosciamo già e che nessuno può conoscerci o capirci meglio di quanto facciamo già noi stessi. Si fa appello a strumenti di self-help, raccogliendo informazioni da internet, dai blog, da libri o anche solo parlando con gli amici.
Questi strumenti tuttavia non sono sempre risolutivi e spesso ci sembra addirittura di andare incontro ad un corto-circuito, di non trovare le risorse o le risposte ai dubbi che ci poniamo.
Si rischia che aumenti il senso di frustrazione per le difficoltà a trovare soluzioni: si può facilmente cadere nella rassegnazione e pensare che il cambiamento non è possibile o non è necessario.
Rivolgersi ad uno psicologo
Un professionista, con le sue competenze, esperienza e metodologia, ci può accompagnare a trovare le risorse per comprenderci meglio e fronteggiare le difficoltà.
Rivolgersi ad uno psicologo non significa arrendersi, non è segno di debolezza e non vuol dire essere pazzi. E’ anzi un momento che ci concediamo per dare ascolto al nostro bisogno di affrontare il disagio, per riconoscerlo come tale, accettarlo, conoscerlo in tutte le sue sfaccettature e superarlo.
E’ una forma di responsabilità verso sé stessi, il primo passo nell’accettazione e riconoscimento di ciò che viviamo come limite. Si può ritrovare il desiderio di affrontarlo e la forza di parlarne per superarlo o per conviverci al meglio.
Invito a leggere questo articolo per approfondire i criteri nella scelta di uno psicologo.