Specializzato in psicoterapia cognitiva
La nostra storia di vita e le esperienze vissute, belle o traumatiche, modellano la nostra identità e influenzano il nostro modo di relazionarci con il mondo. Attraverso la lente della teoria dell’attaccamento, si esplora come le difficoltà emotive possano manifestarsi in forme come fobie, ossessioni, depressione o disturbi alimentari, evidenziando l’importanza della psicoterapia per comprendere e affrontare queste problematiche.
Il ritorno dalle vacanze, spesso tanto atteso, può trasformarsi in un momento di stress emotivo. L’ansia da rientro è una reazione comune caratterizzata da tristezza, malinconia e talvolta sintomi fisici come tensione muscolare e disturbi del sonno. Un percorso terapeutico può aiutare a comprendere meglio se stessi e a affrontare il ritorno alla routine con una nuova prospettiva.
Rabbia e tristezza sono emozioni primarie, innate e interconnesse. La rabbia emerge in risposta a minacce, ingiustizie o frustrazioni, attivando energie per affrontare e risolvere problemi. La tristezza, invece, è una reazione normale a situazioni difficili, che se non gestita può trasformarsi in depressione quando persiste a lungo e interferisce con la vita quotidiana.
Il senso di colpa è un’emozione che emerge quando una persona ritiene di aver commesso un errore o di aver agito in modo sbagliato, in relazione a norme morali o sociali. È strettamente legato alla severità con cui ci giudichiamo e alle aspettative elevate che ci poniamo, spesso derivanti da norme esplicite (sociali, familiari, religiose) o implicite acquisite durante la crescita. La psicoterapia aiuta a comprendere e gestire il senso di colpa, correlando le emozioni alle esperienze di vita per riformulare pensieri disadattivi. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza delle proprie capacità e migliorare l’autostima, influenzando positivamente i rapporti interpersonali e il benessere emotivo.
L’articolo discute l’accumulo compulsivo, una condizione psicologica caratterizzata dall’eccessiva difficoltà a separarsi dagli oggetti, riempiendo gli spazi vitali con cose prive di valore. Questa condizione è spesso legata alla paura della perdita e dello spreco, dove gli oggetti accumulati forniscono un’illusoria sensazione di sicurezza. La psicoterapia cognitiva è suggerita come trattamento efficace, aiutando i pazienti a comprendere e gestire le emozioni e i pensieri distorti alla base del disturbo, con tecniche come l’EMDR per rielaborare traumi passati.
Ogni episodio del disturbo prende inizio da uno stato emotivo di ansia – tristezza, proseguendo con uno stato di euforia volta ad ottenere una sorta di momentanea serenità (pace con sé stessi), che tuttavia è di breve durata dal momento che subito dopo l’acquisto subentrano la frustrazione e la colpa
Il trauma è un’esperienza caratterizzata da un eccesso di stimolazione emotiva, sensoriale, fisica… che il nostro organismo non è stato in grado di elaborare sufficientemente. Qualcuno riesce in breve tempo a recuperare il proprio equilibrio che è stato reso precario, mentre altri faticano, mantenendo con difficoltà le proprie abitudini di vita.
L’obiettivo dell’EMDR consiste nel riattivare la normale elaborazione dei ricordi traumatici per consentire una più funzionale ed adattiva elaborazione dell’esperienza che ha causato difficoltà psicologiche sotto forma di ansia, depressione, disturbi alimentari, comportamenti di dipendenza, ossessioni o disturbi psicosomatici.
Le emozioni possono essere le migliori amiche poiché fanno parte della nostra esistenza. Talvolta tuttavia sono spiacevoli e siamo portati a controllarle per farci coinvolgere il meno possibile. Cerchiamo di non sentirle o esprimerle, pensando che sia per noi il modo più funzionale per viverle. Ma lo è veramente?
L’alcol funge come arma per combattere l’ansia, il dolore e la depressione; fornisce la sensazione di estraniarsi dalla realtà, offre la possibilità di non vedere quell’immagine di sé che non piace… permette di non sentire le emozioni di dolore, ansia, vergogna, colpa…
