Il senso di colpa è un’emozione che insorge nel momento in cui una persona pensa di avere commesso un errore o di avere assunto un comportamento sbagliato in riferimento a norme morali o sociali.
Esso è strettamente correlato alla severità che abbiamo con noi stessi che ci spinge a prefissarci obiettivi difficili da raggiungere con conseguente senso di inadeguatezza rispetto alle aspettative che ci poniamo o relativamente alle norme di vita seguite.
Tali norme possono essere esplicite, ovvero condivise dalla società o “dettate” dall’educazione famigliare, dalla religione o dal contesto culturale di appartenenza. Oppure possono essere implicite, acquisite durante il percorso di crescita e delle quali non sempre si è pienamente coscienti.
In un contesto di relazioni interpersonali la violazione di tali norme genera il timore di aver deluso gli altri, un senso di responsabilità e di autocritica. Sono correlate altre emozioni spiacevoli (paura, rimorso…) che inducono a cercare un cambiamento comportamentale volto alla ricerca di un rimedio o di prevenire l’errore.
NORMALITA’ vs PATOLOGIA
Il senso di colpa è un’emozione “normale”, funzionale alla crescita personale ed alla convivenza con gli altri in quanto ci spinge a cercare il migliore adattamento al contesto di vita. Ci porta a valutare quanto abbiamo fatto e come lo abbiamo fatto. In questo senso è un’emozione costruttiva che induce a cambiamenti positivi.
Il senso di colpa può però divenire distruttivo quando è sproporzionato o decontestualizzato, inducendo ad un continuo rimuginio su ciò che si presume di aver sbagliato, distogliendo attenzione sulla quotidianità. L’autostima e la valutazione che abbiamo di noi stessi ne vengono danneggiati con conseguenti sensi di inadeguatezza.
Il senso di colpa ha implicazioni su disturbi emotivi, quali:
- depressione,
- ossessione,
- fobie
- disturbi alimentari.
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SENSO DI COLPA E DEPRESSIONE
Coloro che soffrono di depressione, tendono a vivere il senso di colpa in maniera esponenziale rispetto a chi non ne soffre. Questo perché le persone depresse hanno già tendenzialmente una bassa autostima che li porta ad essere molto critici verso sé stessi, continuando spesso a rimuginare sulle loro azioni e quindi aumentando la depressione. Si tratta di un circolo vizioso dal quale non è facile uscire.
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SENSO DI COLPA E OSSESSIONE
Nei soggetti affetti da disturbi ossessivo-compulsivi il senso di colpa è quasi sempre generato dai pensieri intrusivi ed angoscianti che caratterizzano le ossessioni e che generano paure infondate. Per ovviare il senso di colpa e l’ansia generate da questi pensieri, tali soggetti tendono a mettere in atto comportamenti compulsivi con la speranza di ritrovare la pace, ritrovandosi invece ancora più angosciati.
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SENSO DI COLPA E DISTURBI ALIMENTARI
I principali disturbi alimentari sono fortemente caratterizzati dal senso di colpa che conduce ad aggravare il disturbo. Nella maggioranza dei casi i soggetti si sentono in colpa per non essere in grado di raggiungere gli improbabili standard di perfezione estetica. Di conseguenza rifiutano il cibo, che li allontana dall’ideale di magrezza desiderato (dovuto anche alla distorta percezione che hanno di sé stessi) oppure si abbuffano ma poi compensano il senso di colpa per aver mangiato troppo con comportamenti autolesionisti come ad esempio il vomito autoindotto.
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SENSO DI COLPA E FOBIE
Chi soffre di fobie talvolta cerca di evitare conseguenze negative che potrebbero derivare dalle proprie azioni evitando di trovarsi nella situazione stessa. In questi casi il soggetto fobico aggira a priori il senso di colpa che sarebbe conseguito dal proprio agire “sbagliato” o “inopportuno”.
Alcuni persone, che non si ritengono all’altezza di affrontare determinate situazioni, tendono a provare senso di colpa per questa presunta incapacità e ciò genera in loro ansia che alimenta la fobia verso una determinata situazione.
PSICOTERAPIA
La psicoterapia è volta ad accompagnare il paziente a comprendere il reale significato del senso di colpa nella vita di tutti i giorni ed individuare le modalità per gestirlo senza farsi schiacciare.
Il terapeuta accompagna il paziente a correlare le emozioni di colpa alle proprie esperienze di vita al fine di riformulare i pensieri disadattativi che ne sono alla base, in modo da consolidare la consapevolezza del proprio funzionamento cognitivo ed emotivo.
Il fine ultimo del percorso di psicoterapia è quello di infondere una maggiore consapevolezza delle proprie capacità e una maggiore autostima. Ne consegue il miglioramento del rapporto con sé stessi e dei rapporti interpersonali.