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DIFESE PSICOLOGICHE

DIFESE PSICOLOGICHE

LE DIFESE PSICOLOGICHE: COSA SONO? CI AIUTANO O CI LIMITANO?

Quando affrontiamo situazioni difficili, spesso mettiamo in atto delle “difese psicologiche” per proteggere la nostra mente. Queste difese sono strategie mentali che usiamo, a volte inconsapevolmente, per far fronte a pensieri o emozioni che ci mettono disagio o ci fanno paura. Alcune di queste difese sono utili e ci aiutano a vivere meglio, altre, invece, possono complicare la nostra vita e creare ulteriore sofferenza. Vediamo insieme come funzionano.

DIFESE PRODUTTIVE: LE “AMICHE” DELLA NOSTRA MENTE 

Le difese produttive sono quelle strategie che ci aiutano a gestire momenti difficili senza scappare dai nostri sentimenti. Quando usiamo le difese produttive, affrontiamo le sfide della vita senza bloccare del tutto i nostri pensieri o emozioni. Ecco alcuni esempi di difese produttive:

  • Riflessione : consiste nel prendersi un momento per analizzare i propri sentimenti, piuttosto che reagire subito. Riflettere su quello che proviamo ci aiuta a fare scelte più consapevoli e a trovare soluzioni utili.
  • Accettazione : è la capacità di accogliere le situazioni difficili, senza negarci le emozioni che ne derivano. Accettare non significa approvare, ma riconoscere che un certo evento è accaduto e che possiamo trovare il modo migliore per reagire.
  • Senso dell’umorismo : saper ridere di situazioni difficili o di noi stessi ci permette di ridurre lo stress. L’umorismo ci aiuta a prendere le cose con maggiore leggerezza e a guardare i problemi da una prospettiva diversa.

Queste difese ci permettono di vivere con maggiore serenità e sono premurose “produttive” proprio perché ci aiutano a crescere e a migliorare il nostro benessere psicologico.

DIFESE LIMITANTI: QUANDO SCAPPARE DAI PROBLEMI NON AIUTA

Al contrario, ci sono difese controproducenti che, pur sembrando utili a breve termine, possono peggiorare il nostro disagio. Quando usiamo queste difese, cerchiamo di evitare pensieri o emozioni scomode, ma senza risolvere veramente il problema. Alcune delle difese controproducenti più comuni sono:

  • Negazione : è quando ci rifiutiamo di riconoscere una realtà spiacevole. Ad esempio, se ci accade qualcosa di difficile, possiamo negare che ci stiamo male per convincerci che non ci riguarda, ma alla lunga questo comportamento può aumentare la sofferenza.
  • Proiezione : è attribuire agli altri i propri pensieri o sentimenti negativi. Ad esempio, se siamo arrabbiati ma non vogliamo ammetterlo, potremmo convincerci che sia qualcun altro ad essere arrabbiato con noi. Questa difesa impedisce di riconoscere e gestire le proprie emozioni.
  • Evitamento : consiste nel sottrarsi a situazioni che potrebbero generare stress o sofferenza. Se, ad esempio, evitiamo di affrontare una conversazione difficile, potremmo stare meglio sul momento, ma perderemo l’opportunità di risolvere il problema.

Usare queste difese controproducenti non ci fa sentire bene nel lungo periodo, perché spesso il disagio che proviamo non viene eliminato ma rimane nascosto e tende a crescere.

DIFESE E SINTOMATOLOGIA: QUANDO LE DIFESE GENERANO DIFFICOLTA’ ULTERIORI

Le difese psicologiche, soprattutto quelle controproducenti, possono essere associate allo sviluppo di sintomi psicologici e fisici. Se ci abituiamo a nascondere i problemi invece di affrontarli, rischiamo di accumulare stress e tensione psicofisica. Questo, a sua volta, può portare a sintomi come ansia, insonnia, irritabilità o difficoltà di concentrazione.

Inoltre, alcune difese possono essere legate alla comparsa di sintomi specifici. Per esempio, la negazione può portare a ignorare segnali di stress o stanchezza fino a farci sentire “esplodere” in modo inaspettato, mentre l’evitamento può peggiorare la paura verso determinate situazioni, aumentando il nostro isolamento.

COME RICONOSCERE LE PROPRIE DIFESE E LAVORARE SU DI ESSE

Riconoscere le proprie difese psicologiche non è sempre facile, perché molte di esse sono meccanismi automatici che attiviamo senza rendercene conto. Un primo passo per diventare più consapevoli è riflettere su come reagiamo alle situazioni difficili: ci arrabbiamo facilmente? Tendiamo a dare la colpa agli altri? Oppure ci ritiriamo quando ci sentiamo feriti? Notare queste reazioni ci aiuta a capire se ci stiamo proteggendo in modo produttivo o se, invece, stiamo usando difese controproducenti che ci limitano.

Imparare a gestire meglio le difese controproducenti è possibile attraverso l’ascolto dei i propri pensieri senza giudicarli, e la psicoterapia, che permette di esplorare in profondità le radici delle nostre difese.

L’IMPORTANZA DI CHIEDERE AIUTO

Vorrei sottolineare come l’attenzione alle proprie difese psicologiche possa davvero fare la differenza nel proprio benessere. Quando ci rendiamo conto che certe modalità difensive ci stanno limitando più che aiutare, possiamo valutare l’idea di un percorso terapeutico, in cui esplorare e comprendere queste difese. In questo modo, potremo scoprire le strategie più efficaci, che non solo ci proteggono, ma ci consentono anche di vivere con maggiore serenità e autenticità.

Aiuto a comprendere da cosa ci difendiamo, perché ci difendiamo e se è veramente necessario difenderci.

Se pensi che alcune difese stanno complicando il tuo benessere, chiedere aiuto può essere il primo passo verso un cambiamento positivo. Come psicoterapeuta, posso aiutarti a riconoscere i meccanismi che limitano la tua vita quotidiana e a sviluppare modalità più funzionali. Con il giusto supporto, possiamo lavorare insieme per gestire e trasformare le tue difese, promuovendo così una vita più equilibrata e soddisfacente.

 

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    Pietro Mignano psicologo psicoterapeuta Legnano